Proroga aggiornamento GAE

Si allega in allegato la nota MIUR n. 22678 del 14/05/2019  con cui l’amministrazione proroga, su richiesta delle OO.SS, le operazioni di compilazione ed inoltro on line delle domande  GaE fino alle ore 14,00 del 20 Maggio 2019.

La scadenza dei requisiti posseduti,  rimane fissata al 16 maggio 2019.

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0022678.14-05-2019

RINNOVO GAE – consulenza presso le sedi Cisl Scuola

Con la nota prot. 19436 di oggi, il MIUR ha pubblicato  il Decreto  n. 374 del 24 aprile 2019 relativo all'” Aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento del personale docente ed educativo e delle graduatorie di istituto di I fascia del personale docente ed educativo, valevoli per il triennio scolastico 2019/2020, 2020/2021 e 2021/2022″.

 

TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDEdal 26 aprile 2019 al  16 maggio 2019 (entro le ore 14,00).

TERMINI DI PRESENTAZIONE DEL MODELLO B SCELTA DELLE SEDI: dal 15 luglio al 29 luglio 2019 (ore 14,00).

ALLEGHIAMO una scheda riassuntiva dell’argomento e il calendario della presenza nelle sedi CISL Scuola della Segretaria Generale M.G.Canuso

calendario Segretaria Generale

GAE -SCHEDA DOMANDE 2019-2022

SOSPESO lo SCIOPERO del 17/05

A seguito di una notte intera di confronto, a tratti serrato, oggi a palazzo Chigi le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative del comparto istruzione e ricerca (FLC- Cgil, Cisl FSUR, Federazione UIL Scuola RUA , SNALS Confsal, Gilda-Unams) hanno sottoscritto un’intesa con il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e con il Ministro dell’Istruzione Marco Bussetti.
Si è dunque rivelata utile e positiva la disponibilità, manifestata dal Presidente del Consiglio e dal Ministro dell’istruzione, al confronto con i sindacati della Scuola, dell’Università e AFAM e della Ricerca; è per questo auspicabile che lo svolgimento di corrette relazioni sindacali sia sempre più valorizzata come scelta di metodo permanente e ordinaria, non solo come risposta a iniziative di mobilitazione.
Nel merito, dopo che le organizzazioni sindacali hanno ribadito temi e obiettivi alla base della proclamazione dello sciopero, si è giunti alla definizione di un testo di possibile intesa che muove da una chiara e condivisa considerazione del ruolo assegnato alla scuola per garantire identità e unità culturale del Paese, anche attraverso l’unitarietà dello stato giuridico del personale, il valore nazionale dei contratti, un sistema nazionale di reclutamento del personale e le regole per il governo delle scuole autonome.
Per quanto riguarda il rinnovo del CCNL, il governo si è impegnato a stanziare risorse per il triennio 2019-21 per recuperare la perdita del potere d’acquisto degli stipendi dell’intero comparto. Entro il triennio di vigenza contrattuale saranno inoltre reperite ulteriori risorse destinate al personale della scuola per allineare gradualmente gli stipendi alla media di quelli degli altri Paesi europei.
Sul versante del contrasto alla precarietà, il governo si impegna ad attivare un piano di stabilizzazione del personale non di ruolo, con particolare attenzione ai docenti precari con tre anni di servizio, riconoscendone l’esperienza in tal modo maturata all’interno di un percorso riservato finalizzato alla immissione in ruolo, la cui definizione che sarà oggetto di discussione in sede di confronto tecnico. Un significativo passaggio dell’intesa riguarda la valorizzazione del personale ATA attraverso il riavvio della mobilità professionale a partire dagli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA.
Per i dirigenti scolastici, di cui l’intesa prevede il pieno riconoscimento del ruolo e delle connesse responsabilità, si conviene l’attivazione di un tavolo specifico che affronti le principali criticità denunciate in occasione della indizione dello sciopero.
Assumendo l’obiettivo di un forte rilancio dei settori della conoscenza come opportunità di crescita per lo sviluppo del Paese, l’intesa prevede per Università e Ricerca l’impegno del Governo a promuovere un intervento normativo per consentire maggiore flessibilità nell’utilizzo e nella determinazione dei fondi del salario accessorio. Per quanto attiene l’AFAM, si conviene di confermare e accelerare il processo di statizzazione già avviato. Previste inoltre azioni del governo volte al completamento del processo di stabilizzazione del personale precario degli enti di ricerca, un piano di stabilizzazione per iI personale che svolge attività di ricerca e didattica, nonché di assistenza tecnica e amministrativa, nelle Università.
Su tutte le questioni poste si è riscontrata la possibilità di una proficua riapertura del confronto con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca; a tal fine si è convenuto di attivare immediatamente tavoli tecnici di confronto attraverso i quali dare piena attuazione ai contenuti dell’intesa politica.
Lo sciopero del 17 maggio 2019 è pertanto sospeso, mentre sono confermate tutte le attività di raccolta delle firme a contrasto dei progetti di regionalizzazione del sistema dell’istruzione.

Roma, 24 aprile 2019

Flc CGIL Francesco Sinopoli
CISL Scuola Maddalena Gissi
UIL Scuola Rua Giuseppe Turi
SNALS Confsal Elvira Serafini
GILDA Unams Rino Di Meglio

COMUNICATO UNITARIO OO.SS. 

INTESA-PCHIGI-24_aprile_2019

SCIOPERO UNITARIO PERSONALE della SCUOLA il 17/05/2019

RESTA CONFERMATA l’AZIONE DI PROTESTA A SEGUITO del NULLA DI FATTO all’incontro al MIUR dell’08/04

L’incontro di ieri sera col ministro Bussetti si è rivelato del tutto interlocutorio, restano confermate le azioni di lotta in programma perché nessun segnale apprezzabile è venuto rispetto alle questioni poste dai sindacati dopo il deludente esito del tentativo di conciliazione svolto al Ministero del Lavoro giovedì scorso. Avevamo detto che quella sede non avrebbe consentito l’indispensabile e approfondito confronto di merito sulle emergenze indicate dalle organizzazioni sindacali, ma solo un passaggio burocratico che avrebbe reso inevitabile la proclamazione dello sciopero. Ci attendevamo pertanto che la convocazione al MIUR fosse il segnale di una disponibilità a individuare, rispetto ai temi della mobilitazione, qualche ipotesi di possibile soluzione. Un’attesa che l’andamento dell’incontro lascia del tutto insoddisfatta: se sulla partita del rinnovo contrattuale, e delle risorse a tal fine necessarie, il Ministro attende di verificare in Consiglio dei Ministri quali margini di disponibilità vi saranno nell’ambito delle scelte di politica economica e finanziaria che il Governo si accinge a compiere, sul contrasto alla precarietà non è andato oltre l’annuncio di un’imminente tornata concorsuale per la scuola secondaria, decisione che peraltro conferma quanto già previsto dalla normativa vigente, lasciando del tutto irrisolta la questione dei precari con consistente anzianità di servizio. Per questi ultimi, la nostra organizzazione rivendica da tempo il diritto alla stabilizzazione attraverso percorsi che prevedano un’adeguata valorizzazione dell’esperienza di lavoro nell’ambito di un sistema di reclutamento non affidato esclusivamente al canale dei concorsi ordinari.
Molto evasivo l’atteggiamento del Ministro anche rispetto al tema della regionalizzazione del sistema d’istruzione, così come sulla richiesta di avviare il confronto sulle priorità di cui tenere conto nell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto.
Completamente eluso anche il tema delle condizioni di lavoro del personale ATA e nessun accenno all’esigenza, posta con forza nella piattaforma sindacale, di riattivare per l’area ATA i percorsi di mobilità professionale.
Restiamo ora in attesa di capire se, anche alla luce delle verifiche in corso fra il ministro Bussetti e la Presidenza del Consiglio, si apriranno spazi per la ripresa di un confronto che al momento lascia del tutto insoddisfatte le nostre richieste confermando le ragioni della mobilitazione e delle iniziative di lotta proclamate.

Roma, 9 aprile 2019

Maddalena Gissi, segretaria generale Federazione CISL Scuola, Università e Ricerca

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17-05-2019_ProclamSciopero

SCIOPERO ATTIVITA’ AGGIUNTIVE dal 26/04 al 16/05

«Porre le basi, anzitutto economiche, per un rinnovo contrattuale che dia risposte significative a un’emergenza salariale nota a tutti. Ad oggi per il personale del comparto istruzione e ricerca si profilano aumenti che sono meno della metà di quelli ottenuti col contratto precedente. Decisioni urgenti per evitare che la precarietà continui a dilagare, anziché ridursi. Obiettivo, rendere stabile il lavoro su decine e decine di migliaia di posti che non hanno nulla di “provvisorio”, essendo invece indispensabili per l’ordinario svolgimento delle attività. Se si rimane fermi, il prossimo anno scolastico vedrà moltiplicarsi problemi e disagi. Per il personale ATA chiediamo di sbloccare le assunzioni e riattivare percorsi di mobilità professionale: tutte cose che non richiedono ingenti risorse né interventi di legge, ma solo idee chiare e volontà politica». Così Maddalena Gissi, segretaria generale Federazione CISL Scuola Università Ricerca.
«C’è infine, ma non certo ultima per importanza, la questione dei progetti di regionalizzazione della scuola, che non possono certo andare avanti alla chetichella come fin qui avvenuto. Nella richiesta di avviare il tentativo di conciliazione le questioni sono riportate in dettaglio, comprendendo diversi punti che riguardano anche i settori dell’Università e AFAM e della Ricerca, la sede scelta per l’incontro di oggi, il Ministero del Lavoro, escludeva implicitamente che si potesse entrare nel merito dei problemi. Infatti non si è conciliato e siamo allo sciopero. Resta ora da vedere se dal tavolo avviato al MIUR si apriranno spazi per qualche risposta concreta. Sia chiaro che le parole e i buoni propositi non potranno certo essere considerati risolutivi» conclude la segretaria generale.
Allegata la nota unitaria dei Sindacati scuola

Documenti allegati

MOBILITA’ 2019-20

Ricordiamo che la consulenza pratica delle domande di mobilità é riservata solo agli iscritti Cisl Scuola o a chi intenda iscriversi.

Ricordiamo altresì che:

  1. prima di presentarsi per la domanda sono necessarie le credenziali di accesso alla piattaforma IOL, ovvero username, password e codice personale;
  2. é necessario presentarsi in consulenza con gli allegati già compilati

Questi i termini per la presentazione delle domande:

  • personale docente: dall’11 marzo al 5 aprile 2019;
  • personale educativo: dal 3 al 28 maggio 2019;
  • personale ATA: dall’1 al 26 aprile 2019;
  • mobilità professionale e territoriale verso le discipline specifiche dei Licei Musicali:  dal 12 marzo al 5 aprile 2019;
  • insegnanti di religione cattolica: dal  12 aprile al 15 maggio 2019.
Informiamo che sul sito del Miur, all’indirizzo:
è stata pubblicata la modulistica (dichiarazione, autocertificazioni, modelli per i passaggi nei licei musicali) relative alle operazioni di mobilità del personale docente.

TFA SOSTEGNO: attivazione piattaforma formazione Irsef Irfed

Data la prossimità delle date fissate per le prove preselettive (cfr. decreto allegato) non ci è possibile organizzare un corso in presenza. Tuttavia gli iscritti Cisl Scuola hanno diritto ad accedere ai materiali presenti sulla piattaforma dell’ente di formazione IRSEF IRFED (accreditato Miur in base alla direttiva 170/2016).

I materiali presenti in piattaforma saranno progressivamente implementati, con aggiornamenti continui.

Le sezioni previste sono:

Prova pre-selettiva

Pedagogia generale

Teorie dell’apprendimento

Metodi e tecniche didattiche

Ruolo e competenze dell’insegnante di sostegno

Terminologia specifica

Normativa speciale

La valutazione nella scuola

Valutazione per tutti i bisogni educativi speciali

Il sistema bio-psico-sociale icf

Metodologie didattiche inclusive generali

Metodologie didattiche inclusive per tipologie di disabilità

Metodologie didattiche inclusive per dsa, fil, adhd e altri bes

Coloro che fossero interessati e non sono iscritti possono passare nelle sedi della consulenza di Pisa e Pontedera per iscriversi alla Cisl Scuola oppure versare il contributo richiesto per l’accesso.

 

 

 

DM – Aggiornamento date prove sostegno

Documenti allegati

APPELLO CONTRO L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA

I sindacati scuola e il mondo dell’associazionismo, con un appello diffuso oggi 15 febbraio, esprimono il loro più netto dissenso riguardo alla richiesta di ulteriori e particolari forme di autonomia in materia di istruzione avanzata dalle Regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, a cui sono seguite quelle di altre regioni. Si tratta di un’ipotesi che pregiudica la tenuta unitaria del sistema nazionale in un contesto nel quale già esistono forti squilibri fra aree territoriali e regionali. I diritti dello stato sociale, sanciti nella Costituzione in materia di sanità, istruzione, lavoro, ambiente, salute, assistenza vanno garantiti in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
E’ un appello alla mobilitazione rivolto al mondo della scuola e alla società civile per fermare un disegno politico disgregatore dell’unità e della coesione sociale del Paese.
L’appello sarà oggetto di discussione in tutti i luoghi di lavoro.

Quanti intendessero sottoscriverlo, come singoli o associazioni, possono farlo compilando il modulo google  indicato nel documento qui allegato
APPELLO-CONTRO-REGIONALIZZ-CON-LINK

 

 

Documenti allegati

LINEE GUIDA PIATTAFORMA SINDACALE UNITARIA SCUOLA

Rinnovare il contratto, rendere stabile il lavoro, bloccare ogni tentativo di regionalizzazione del sistema di istruzione: sono i temi centrali che i sindacati del comparto istruzione e ricerca porranno in evidenza nella manifestazione di domani a Roma. Appuntamento domani mattina alle 9.00 a Piazza della Repubblica. Nel corteo che si snoderà fino a piazza San Giovanni, lo striscione della scuola sarà al secondo posto dopo quello che aprirà la manifestazione.
Proprio per fare il punto dei temi che saranno al centro dell’azione sindacale dei prossimi mesi è stata convocata, oggi pomeriggio al Teatro Eliseo, la riunione degli organismi statutari nazionali di FLC CGIL, CISL FSUR, Federazione UIL SCUOLA RUA.
«Considerato che i provvedimenti contenuti nella legge di bilancio per il 2019 riguardanti il sistema Istruzione e Ricerca sono largamente insufficienti, non prevedendo investimenti adeguati per potenziare e qualificare il sistema pubblico d’istruzione» – si legge nell’ordine del giorno approvato nel pomeriggio – «si ribadisce l’importanza dei contenuti della piattaforma rivendicativa unitaria posta alla base della manifestazione di domani per ottenere una svolta delle politiche economiche e sociali nel Paese».
La riunione di oggi segna un momento importante nella prospettiva del rinnovo contrattuale per il triennio 2019-21, il primo tra gli obiettivi evidenziati dai tre sindacati. Varate le linee guida per la definizione della piattaforma, che saranno portate in discussione sui luoghi di lavoro. Col nuovo contratto si punta a una significativa rivalutazione salariale e alla valorizzazione delle diverse professionalità, in direzione di un riallineamento con le retribuzioni dell’area euro. Sollecitano nel frattempo anche la rapida conclusione del contratto per la dirigenza, tuttora in attesa di firma definitiva.
In evidenza anche la richiesta di un piano di assunzioni che, a partire dalla garanzia di un’adeguata consistenza degli organici, contrasti efficacemente la precarietà, stabilizzando il lavoro in tutti i settori del comparto. È per questo indispensabile governare opportunamente anche la fase di passaggio tra vecchie e nuove modalità di reclutamento, per evitare che il prossimo anno scolastico veda un’ulteriore crescita dei rapporti di lavoro precari.
Il documento approvato oggi rilancia con forza il tema dell’unitarietà del sistema scolastico su tutto il territorio nazionale, in nome dell’universalità del diritto all’istruzione, contro ogni ipotesi di diversificazione e separazione del sistema scolastico (programmi, personale, risorse) su base regionale, che potrebbe indebolire l’unità nazionale accentuando gli squilibri già oggi riscontrabili tra le diverse aree territoriali. Al riguardo è annunciata un’iniziativa pubblica, con la quale si riaffermerà anche la valenza del contratto nazionale come fonte unitaria per la disciplina del rapporto di lavoro del personale che opera nel sistema dell’Istruzione, dell’Università e AFAM e della Ricerca nel nostro Paese.
Rafforzare il ruolo della scuola pubblica e del sistema nazionale di istruzione presuppone l’impegno, che i sindacati considerano indispensabile, ad assicurare un piano di forti investimenti pubblici in linea con la media dei paesi europei. «In questo quadro – ribadiscono gli organismi statutari di FLC Cgil, Cisl Scuola, Federazione Uil Scuola Rua – è necessario riaprire un ampio dibattito nel Paese e con la categoria sul modello di Istruzione e formazione che, fondando il principio educativo nei valori costituzionali, sulla libertà di insegnamento e di ricerca, assicuri a ogni persona un adeguato livello di istruzione come condizione di pieno esercizio della cittadinanza e promuova equità e giustizia concorrendo a rimuovere gli ostacoli di natura socio-economica, che, come afferma l’art. 3 della Costituzione, limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini».

Documenti allegati

QUOTA 100. Pubblicato in GU il nuovo decreto e la circolare operativa

Pubblichiamo, in allegato, il decreto legge in oggetto (n. 4/2019)pubblicato sulla G.U. n. 23 del 28 gennaio u.s. con le novità in materia pensionistica, la lettera di commento del segretario Confederale I.Ganga e le schede di lettura per il decreto in generale. Da ultimo la scheda illustrativa del decreto per quanto riguarda la scuola. 
Infine la circolare del MIUR con le istruzioni operative, che qui riassumiamo: 
QUOTA 100conseguono il  diritto alla pensione anticipata al raggiungimento di un età anagrafica di almeno 62 anni e di un anzianità contributiva minima di 38 anni entro il 31 dicembre 2019;
PENSIONE ANTICIPATA:  conseguono l’accesso alla pensione anticipata se risulta maturata un’anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne 42 anni e 10 mesi per gli uomini entro il 31 dicembre 2019;
OPZIONE DONNA: le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2018 hanno maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35  anni e un’età pari o superiore a 58 anni.
PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA di CESSAZIONE – POLIS
I dirigenti scolastici, il personale docente e ATA, gli insegnanti di religione hanno facoltà di presentare domanda di cessazione e le eventuali revoche esclusivamente in via telematica, attraverso Polis, istanze on line, dal 4 FEBBRAIO ed entro e non oltre il 28 febbraio 2019.
Il personale in servizio all’estero ha facoltà di presentare domanda anche in modalità cartacea.
Domande di pensione
Le domande di pensione devono essere inviate direttamente all’INPS, esclusivamente attraverso le seguenti modalità:
  • via WEB, se in possesso di un PIN INPS, di una identità SPID o di una Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per l’accesso ai servizi telematizzati dell’Istituto;
  • Contact Center multicanale, chiamando da telefono fisso il numero verde gratuito 803164 o da telefono cellulare il numero 06 164164-, a pagamento in base al piano tariffario del gestore telefonico, se in possesso di PIN;
  • Patronati e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi, anche se non in possesso di PIN. 
APE SOCIALE, PENSIONE ANTICIPATA PER I LAVORI GRAVOSI E PER I LAVORATORI PRECOCI.
I lavoratori interessati, dopo aver ottenuto la certificazione del riconoscimento da parte dell’INPS, potranno presentare la domanda di cessazione dal servizio con modalità cartacea con effetto dal 1° settembre 2019.