CONCORSO STRAORDINARIO DM 510/2020 – Calendario prove suppletive

in allegato la nota M.pi nr. 12547 del 23/04/2021 relativa allo svolgimento delle prove suppletive del concorso straordinario DM 510/2020.

Alle prove suppletive possono partecipare solo i candidati che hanno ottenuto un provvedimento, anche cautelarefavorevole se ciò è espressamente previsto dal provvedimento del giudice amministrativo.

Le prove suppletive avverranno dal 14/05/2021.

Il calendario delle prove nonchè l’abbinamento dei candidati alle aule sede di esame sarà pubblicato sui siti istituzionali degli USR dal 24/04/2021.

 

Come già avvenuto, le prove  relative alle Regioni aggregate avverranno nella Regione responsabile della procedura concorsuale.

Non potranno svolgere le prove suppletive i candidati appartenenti a classi di concorso non calendarizzate o che concorrono in Regioni diverse da quelle per le quali è previsto lo svolgimento della prova.

Possono partecipare alle prove suppletive i candidati che, appartenendo alle procedure concorsuali delle Regioni per le quali è stato previsto lo svolgimento delle prove suppletive, pur non essendo presenti negli elenchi pubblicati dagli USR, siano in possesso di una pronuncia giurisprudenziale che ne riconosca il diritto alla partecipazione. Per questo motivo, gli USR, per ogni prova suppletiva, dovranno attrezzare apposite postazioni di riserva da utilizzare in caso di necessità

Calendario Suppletive_PUBB.docx-

m_pi.AOODGPER.REGISTRO UFFICIALE(U).0012547.23-04-2021

MOBILITA’ 2021 – DOCENTI e ATA – le date

 IL PERSONALE DOCENTI dal 29 marzo  fino a martedì 13 aprile.  Ricordiamo che l’unica modalità per           presentare la domanda di mobilità volontaria è quella attraverso le istanze online del Ministero dell’Istruzione. La comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili è fissata al 19 maggio, mentre la pubblicazione degli esiti della mobilità docenti è fissata per il giorno 7 giugno.

IL PERSONALE ATA potrà presentare domanda di mobilità dal 29 marzo al 15 aprile, la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili per il personale Ata è fissata per il 21 maggio e la pubblicazione dei movimenti il giorno 15 giugno.

Il personale educativo  invece potrà presentare l’istanza di mobilità dal 15 aprile 2021 al 5 maggio 2021, la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili per il personale educativo è fissata per il 19 maggio e la pubblicazione dei movimenti il giorno 8 giugno.

nel link ordinanza per docenti e ata  :  m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000106.29-03-2021

Insegnanti di RELIGIONE Cattolica presenteranno la domanda in modalità cartacea dal 31 marzo al 26 aprile, la data per la revoca delle domande per gli IRC è fissata per il 4 giugno e la pubblicazione dei movimenti il giorno 14 giugno.

nel link ordinanza per insegnanti relifgione cattolica:  m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000107.29-03-2021

MOBILITA’ DOCENTI e ATA – richiesta di supporto alla compilazione delle domande

 

si invitano i docenti e personale non docente  , iscritti alla Cisl o che intendono iscriversi,  possono   richiedere il supporto del nostro personale tramite compilazione del modulo dal link seguente:

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScV2_sIBOETXU0EsPCPVrOxVCCdQL27XjpH8G5UkcTg0Ht_fw/viewform?usp=pp_url

La segreteria Cisl Scuola Pisa

IL PERSONALE DOCENTI dal 29 marzo  fino a martedì 13 aprile.  Ricordiamo che l’unica modalità per           presentare la domanda di mobilità volontaria è quella attraverso le istanze online del Ministero dell’Istruzione. La comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili è fissata al 19 maggio, mentre la pubblicazione degli esiti della mobilità docenti è fissata per il giorno 7 giugno.

IL PERSONALE ATA potrà presentare domanda di mobilità dal 29 marzo al 15 aprile, la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili per il personale Ata è fissata per il 21 maggio e la pubblicazione dei movimenti il giorno 15 giugno.

Il personale educativo  invece potrà presentare l’istanza di mobilità dal 15 aprile 2021 al 5 maggio 2021, la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità e dei posti disponibili per il personale educativo è fissata per il 19 maggio e la pubblicazione dei movimenti il giorno 8 giugno.

nel link ordinanza per docenti e ata  :  m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000106.29-03-2021

Insegnanti di RELIGIONE Cattolica presenteranno la domanda in modalità cartacea dal 31 marzo al 26 aprile, la data per la revoca delle domande per gli IRC è fissata per il 4 giugno e la pubblicazione dei movimenti il giorno 14 giugno.

nel link ordinanza per insegnanti relifgione cattolica:  m_pi.AOOGABMI.Registro Decreti(R).0000107.29-03-2021

di seguito si allegano le dichiarazioni occorrenti a corredo della domanda da compilare a cura del richiedente:

PER PERSONALE DOCENTE

Dich_Esigenze_Famiglia

Dich_poss_titolo_sostegno

Dich_Titoli_Culturali

Dichiarazione-Punteggio-Aggiuntivo

Mobilità-Allegato-D_secondaria

Mobilità-Allegato-D-infanzia-primaria

Possesso-Titolo-Per-Passaggio-Ruolo-o-Cattedra

PER PERSONALE ATA

ata – Dichiarazione-Punteggio-Aggiuntivo-1

ata -Allegato-E-Servizio-continuativo

ata – Dich_Esigenze_Famiglia-1

ata – Allegato-D_20-21  

 

 

 

Addio all’ex presidente del Senato Franco Marini già Segretario Generale della CISL

Classe 1933, abruzzese, si è spento stanotte a Villa Mafalda dove era ricoverato da qualche giorno a causa del Covid: ai primi di gennaio era risultato positivo al virus con sintomi ed era stato ricoverato una prima volta all’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti.

Entrò nella Democrazia Cristiana nel 1950 e nel 1985 assunse la guida della Cisl. Franco Marini è stato fra i protagonisti di una stagione particolarmente feconda per la CISL, sul finire degli anni ’70, che lo vide insieme a Pierre Carniti affrontare una fase drammatica della storia italiana, alle prese col terrorismo – sono gli anni del rapimento e dell’uccisione di Aldo Moro – ma anche con la necessità di un forte rinnovamento nelle forme della rappresentanza e della tutela del mondo del lavoro.

Marini assunse la guida della CISL nel 1985, solo un anno dopo l’accordo di San Valentino (14 febbraio 1984) sulla scala mobile, non condiviso dalla componente comunista della CGIL, e a pochi mesi dall’assassinio di Ezio Tarantelli, economista e stretto collaboratore di Pierre Carniti, che di quell’accordo era stato uno dei principali ispiratori.
Franco Marini riassume più di altri, nella sua figura, un modo di intendere e praticare l’azione sindacale tipico della CISL: un pragmatismo animato da forti valori di riferimento, rigorosa autonomia anche quando sono evidenti identità e appartenenze, forte radicamento sociale anche nel proprio vissuto personale.

Divenuto senatore nel 2006, fu eletto presidente a Palazzo Madama battendo il candidato espresso dal centrodestra, il senatore a vita Andreotti. Nel 2008, con la caduta del governo Prodi, ebbe l’incarico da Napolitano di provare a formare un esecutivo, ma non ci furono le condizioni e rimise il mandato nelle mani del capo dello Stato.

Nel 2013 arrivò a un passo dal Quirinale: fu candidato da Bersani con il sostegno di Pd, PdL, Scelta Civica, UdC, Lega Nord, Fratelli d’Italia e Centro Democratico, tra gli altri. Alla prima votazione non riuscì a raggiungere la maggioranza dei due terzi ma rimane, ancora oggi, il candidato non eletto col massimo numero di voti in un singolo scrutinio.

 

SEGRETERIA CISL SCUOLA PISA

Vaccinazione del personale scolastico, servono più informazione, coordinamento e coinvolgimento

Nelle scorse settimane la Cisl Scuola aveva chiesto ripetutamente che il personale scolastico fosse individuato fra i target prioritari nella campagna vaccinale contro il Covid 19, considerato che la scuola costituisce una delle infrastrutture di maggiore impatto sociale e con alta densità relazionale. Va accolta dunque con favore la decisione di riconoscere da subito a chi lavora nella scuola l’opportunità di sottoporsi alla somministrazione del vaccino. Una decisione che tuttavia lascia aperti alcuni interrogativi e che andrebbe ricondotta più chiaramente all’interno di un programma da sostenere maggiormente anche in termini di informazione, coordinamento e coinvolgimento.
Nei giorni scorsi, nell’incontro tra Governo e Regioni per la rimodulazione del piano vaccinale a seguito dei ritardi delle case farmaceutiche, è emersa in effetti l’intenzione di consentire al personale delle forze dell’ordine e al personale scolastico di accedere alla vaccinazione, utilizzando il vaccino AstraZeneca, il cui impiego è rivolto al personale di età inferiore ai 55 anni. Alcune Regioni non hanno assunto al momento iniziative, altre invece hanno avviato tempestivamente operazioni di ricognizione, annunciando la predisposizione di una piattaforma per raccogliere le domande di vaccinazione oppure chiedendo alle scuole di farsi tramite per censire la manifestazione di interesse da parte del personale ad essere sottoposto alla vaccinazione. In alcuni territori è stata anche immaginata un’organizzazione capillare per effettuare le vaccinazioni direttamente presso le sedi scolastiche.
Tuttavia, mentre altre categorie di lavoratori, come gli addetti al trasporto pubblico, sollecitano un analogo intervento, molti operatori della scuola si interrogano sui vantaggi di aderire a questa opportunità, a causa della dichiarata minore copertura vaccinale di AstraZeneca rispetto ai più efficaci vaccini Pfizer e Moderna. Si tratta infatti di una adesione libera e volontaria, che pone il personale interessato davanti ad una scelta densa di dubbi ed interrogativi.
La decisone di inserire il personale della scuola nelle priorità della campagna vaccinale e soprattutto di utilizzare il vaccino AstraZeneca, è stata assunta senza alcun coinvolgimento né del Comitato Tecnico Scientifico né dei Sindacati. Non sono state fornite sufficienti informazioni per spiegare perché è opportuno utilizzare il vaccino AstraZeneca piuttosto che nessun vaccino, e se comunque nella percentuale non trascurabile di inefficacia del vaccino (circa il 40% dei vaccinati), in caso di contagio vi sia una attenuazione dei sintomi della malattia rispetto ai non vaccinati.
Le decisioni insomma non sono accompagnate, pur nell’urgenza dettata dalla pandemia, dalla diffusione di informazioni scientifiche verificate che consentano alle persone di operare scelte consapevoli circa l’opportunità di aderire alla campagna vaccinale o meno. Ripetiamo infatti che si tratta di una libera scelta individuale, appunto di una opportunità, essendo peraltro chiaro l’orientamento della CISL Scuola a considerare di grande importanza, nel contrasto alla pandemia, l’utilizzo dei vaccini, così come l’auspicio che nei comportamenti individuali prevalga il senso di responsabilità cui ci hanno richiamati, fra gli altri, anche figure di grande prestigio e autorevolezza (il Presidente Mattarella nel suo discorso di fine anno, lo stesso papa Francesco anche in una recente intervista a Mediaset di enorme risonanza). Una responsabilità – va detto con chiarezza – che deve esercitarsi in un quadro di conoscenze e informazioni di cui è indispensabile disporre proprio per una valutazione corretta e consapevole di tutte le implicazioni connesse alle proprie scelte: una condizione che al momento, per quanto riguarda il piano di vaccinazione nella scuola, è ben lontana dall’essere soddisfatta. Si tratta di una lacuna che chiediamo di colmare al più presto.
L’assenza di chiare indicazioni, e un modo di procedere che appare episodico e casuale da parte delle Regioni, non contribuiscono certo a creare il necessario clima di fiducia e motivazione per un’operazione che meriterebbe di essere ben diversamente sostenuta e governata. Se infatti le informazioni non vengono fornite e non si chiariscono le possibili conseguenze e le motivazioni delle opportunità offerte alla popolazione, si rischia che la disinformazione dilaghi e venga persino alimentata dall’uso spesso superficiale dei social, come per lo più avviene quando si lasciano senza risposta le domande che i cittadini legittimamente si pongono. La pandemia determina così non solo un pesante impatto sanitario ma anche un effetto collaterale di tipo sociale che genera sospetto e sfiducia, divenendo un rilevante ostacolo alla campagna vaccinale stessa ed al contrasto della diffusione del contagio.
Ciò di cui abbiamo bisogno ora non è solo la disponibilità delle dosi di vaccino necessarie, ma anche la forte capacità delle autorità di comunicare con i cittadini, di diffondere dati robusti ed informazioni verificate che aiutino la popolazione a maturare scelte consapevoli. Peraltro, poiché si tratta di una scelta, va previsto che una parte del personale non aderirà alla vaccinazione e la contemporanea presenza in servizio di operatori vaccinati e non vaccinati comporterà la necessità di una revisione dei protocolli per la sicurezza nelle scuole. Alla luce dell’art. 29/bis del DL 23/2020, convertito con modificazioni dalla L. 5 giugno 2020, n. 40, questa revisione costituisce un elemento imprescindibile per definire la responsabilità dei datori di lavoro nell’adottare “le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro” (art. 2087 cc).
Il coinvolgimento dei Sindacati è fondamentale per la tutela del personale della scuola e per la limitazione dei confini della responsabilità dei dirigenti scolastici in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, in relazione alla pandemia. I corpi intermedi rappresentano uno snodo essenziale nella difesa del personale e del diritto a condizioni di lavoro sicure, vigilano sulle scelte e costituiscono un controllo su eventuali forzature dettate dagli interessi di mercato. Coinvolgere il sindacato in questi aspetti è strategico perché siano diffuse informazioni solide e verificate e venga contrastato ogni tentativo di falsificazione o strumentalizzazione a danno dei lavoratori e della loro salute.
Per questo la Cisl Scuola chiede una audizione al CTS per un approfondimento degli aspetti di sicurezza e garanzia dei lavoratori e che siano immediatamente e urgentemente riattivati i tavoli nazionali di confronto per il coordinamento della campagna vaccinale nelle scuole e la revisione del Protocollo di sicurezza per gli Istituti scolastici.