Fondo Espero, nessuna “trappola” per estorcere adesioni.

Campata in aria la proposta di un ricorso contro il silenzio assenso

Dopo la pubblicazione di un comunicato dell’ANIEF che prende di mira l’accordo firmato all’ARAN dai sindacati sulle modalità di adesione a Espero, il Fondo di previdenza complementare per il personale della scuola, proponendo anche l’attivazione di un ricorso, la CISL Scuola, insieme a FLC CGIL, SNALS Confsal e GILDA Unams, ha diffuso una nota nella quale il problema della modalità di adesione contestata (il silenzio assenso) viene correttamente inquadrata nella procedura definita dall’accordo all’ARAN. Tale procedura, improntata alla massima trasparenza, prevede che ogni dipendente riceva all’atto dell’assunzione una precisa e dettagliata informazione sulle opzioni disponibili (aderire o non aderire al fondo), disponendo poi di un considerevole lasso di tempo (ben nove mesi) per comunicare le proprie decisioni. In caso di adesione al fondo (per scelta o per silenzio assenso), avrà poi a disposizione altri trenta giorni per recedere dall’iscrizione.
Viene inoltre smentita, perché del tutto infondata e falsa, l’affermazione dei detrattori dell’accordo, secondo cui il personale già in ruolo si vedrebbe assoggettato a possibili versamenti arretrati per un importo, non si sa come calcolato, quantificato in 1.000 euro.
In allegato la nota unitaria di CISL Scuola, FLC CGIL, SNALS e GILDA.

https://www.cislscuola.it/index.php?id=2872&tx_ttnews%5Btt_news%5D=34054&cHash=0a39d76052e2ddbdb73b16abf44bcf96&fbclid=IwAR1CneSmPjUX7wgfWvIQanKRu_7Nl_93mHf_AkoCy9GXzhxDqTZKUIERwRE_aem_AfBHFEE_UFnKQoDqX0Yw2CrWDSi9EzE7vXbJpTF3Hs7xJxZq8VfGkdgGr67mif1VtRs

Dimensionamento, la Corte Costituzionale respinge i ricorsi delle Regioni. Prevalenti le competenze statali su ordinamento e organizzazione amministrativa

Con un Comunicato diffuso nella serata di mercoledì 22 novembre, l’Ufficio Comunicazione e Stampa della Corte Costituzionale ha dato notizia del rigetto dei ricorsi presentati dalle regioni Toscana, Emilia-Romagna e Puglia, che avevano lamentato la violazione di competenze regionali in ordine al dimensionamento della rete scolastica. In attesa della pubblicazione della sentenza, il comunicato precisa che la decisione della Corte è motivata dal fatto che “siano prevalenti le competenze statali riguardanti l’ordinamento e l’organizzazione amministrativa dello Stato – venendo in rilievo personale statale -, le norme generali sull’istruzione, il coordinamento della finanza pubblica. Del resto – sottolinea il comunicato -, la normativa statale non richiede alle regioni la chiusura di plessi scolastici quale conseguenza della determinazione del contingente organico dei dirigenti scolastici“.
Il pronunciamento della Corte non riguarda il ricorso presentato dalla Regione Campania, ma le argomentazioni anticipate dal Comunicato non lasciano molto spazio alla possibilità di un esito diverso per il contenzioso promosso da quella Regione. Dopo l’accoglimento del suo ricorso da parte del TAR, c’era stato infatti l’intervento di sospensiva del Consiglio di Stato, che aveva rinviato il proprio pronunciamento a una data successiva, il 28 novembre, proprio in attesa delle decisioni che sulla materia sarebbero state assunte, poco prima, dalla Corte Costituzionale.
Sulla questione è intervenuta, con un post su Facebook, la segretaria generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, che così ha commentato:
«Sul dimensionamento della rete scolastica resta la preoccupazione di salvaguardare le realtà nelle quali la presenza di una istituzione aiuta a valorizzare il territorio, specie in aree con forti elementi di specificità o disagio. Detto questo, è bene che la Corte Costituzionale abbia richiamato il carattere unitario e nazionale del nostro sistema di istruzione e l’esigenza di tenerne conto anche nel definirne importanti aspetti organizzativi, su cui è giusto e opportuno assicurare un quadro di comogeneita e coerenza. Attendiamo di conoscere il testo della sentenza, ma il principio dell’unitarietà del sistema ci pare esca rafforzato in modo molto esplicito».

In allegato la nota dell’Ufficio Comunicazione e Stampa.

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La Segreteria Cisl  Scuola Pisa

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Previdenza complementare, firmato all’ARAN l’accordo sulle nuove modalità di adesione al Fondo Espero

Giovedì 16 novembre 2023, presso la sede dell’ARAN, la CISL Scuola, insieme a tutte le altre Organizzazioni Sindacali di categoria e alle Confederazioni, ha siglato l’accordo sulle nuove modalità di adesione a ESPERO, il Fondo di previdenza complementare per il personale della scuola. Secondo quanto previsto dall’Accordo, all’atto della firma del contratto di assunzione a tempo indeterminato, l’Amministrazione fornirà al lavoratore una specifica informativa riguardante il Fondo Espero, con esplicito riferimento anche al fatto che l’adesione potrà avvenire anche mediante silenzio-assenso, nel caso in cui non vi sia stata espressa richiesta di non aderire.
Nei nove mesi successivi alla data di assunzione il lavoratore potrà:

  • comunicare al fondo la volontà di non aderire;
  • comunicare la volontà di aderire;
  • non esprimere alcuna volontà. In questo ultimo caso, la sua iscrizione al fondo decorrerà a partire dal 1° giorno del mese successivo alla scadenza dei nove mesi.

L’Accordo disciplina anche l’adesione per silenzio-assenso dei lavoratori la cui assunzione a tempo indeterminato sia avvenuta successivamente al 1° gennaio 2019. Per essi, entro nove mesi dalla sottoscrizione dell’Accordo, l’Amministrazione fornirà l’informativa di cui sopra.
Nei nove mesi successivi alla data in cui è stata resa la comunicazione, i lavoratori potranno comunicare la propria volontà di non aderire ovvero la propria volontà di adesione.
Qualora, durate tale periodo, non esprimano alcuna volontà, saranno iscritti automaticamente al fondo a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei nove mesi.
L’accordo prevede che la predisposizione del modello di informativa avvenga attraverso il supporto del Fondo Espero.
La CISL Scuola si attiverà affinché il Ministero, in coordinamento con il Fondo, provveda ad adeguare la modulistica contrattuale disponibile al SIDI.

Accordo_modalita_di_adesione_ESPERO_16_novembre_2023

 

La Segreteria Cisl Scuola Pisa

CISL in piazza a Roma il 25 novembre 2023

“Migliorare la manovra, costruire un nuovo patto sociale”

Partecipare per crescere: migliorare la Manovra, costruire un nuovo Patto sociale”. È lo slogan che riassume senso e obiettivi della manifestazione indetta dalla CISL per sabato 25 novembre, alle 10,00 in piazza Santi Apostoli, a Roma. Sarà una giornata di mobilitazione per incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla Legge di Bilancio attualmente all’esame delle Camere e sulla quale la CISL ha evidenziato in un volantone le criticità e i punti che recepiscono richieste più volte avanzate dai sindacati.
Più in generale, e al di là del confronto sulla legge di bilancio, la CISL sostiene la necessità di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. “Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile – sostiene il segretario generale Luigi Sbarra -, autonomo, intransigente, che pretende maggiori risposte nella Manovra Economica a cominciare dalle pensioni, con una marcia indietro sulle rigidità introdotte nelle regole di flessibilità e su aliquote e rendimenti dei trattamenti pensionistici di alcune categorie”.
La CISL chiede più risorse sulla sanitàsull’istruzione, sugli enti locali, lo sblocco delle assunzioni e le stabilizzazioni del precariato, più forti strumenti contro la povertà, sostegno della disabilità e della non autosufficienza.
Se oggi la priorità è migliorare la Manovra, per la CISL occorre andare anche oltre, guardando alla piena attuazione del Pnrr, al necessario cammino delle Riforme, al rinnovo dei contratti pubblici e privati, alla definizione di un nuovo Patto sociale, che parta dalla difesa del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, guardando a una nuova politica dei redditi. Serve un rilancio degli investimenti pubblici e privati, serve una riforma fiscale autenticamente redistributiva; al cambiamento delle Legge Fornero si deve affiancare un rilancio delle politiche attive, della formazione e delle competenze.
Per la scuola, le richieste della CISL sottolineano in particolare la necessità di garantire per l’intero anno scolastico, e non solo fino a marzo, i posti aggiuntivi nell’organico del personale ATA; chiede inoltre un potenziamento delle risorse per i docenti impegnati in attività di tutor, di orientamento, e un rifinanziamento del fondo per la valorizzazione del personale docente.

AGENDA CISL SCUOLA NOVEMBRE 2023

Novembre_2023_agenda_CISL_Scuola_2023-24
Appunti di viaggioMemorie che ci guidano e sostengono (Ivana Barbacci)
Dalle pagine dell’AgendaSe “la vita è stare dentro gli eventi” (Emidio Pichelan)
L’intervista del meseAluisi Tosolini, la scuola come palestra di democrazia (Reginaldo Palermo)
In diretta dalle nostre scuoleScApPaRe dai luoghi (non) comuni (Silvia Stefanovichj)
Il mese sindacale: Gli impegni di novembre (Ufficio Sindacale CISL Scuola)
Scrivici, se vuoi, a redazione@cislscuola.itNovembre_2023_agenda_CISL_Scuola_2023-24

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CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA

 

CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMPARTO ISTRUZIONE E RICERCA
SETTORE SCUOLA Triennio 2019 – 2021 Testo integrato ipotesi CCNL – Parti Comuni e Sezione Scuola 2019/2021
con CCNL 2016/2018 e CCNL 2006/2009

Il testo fa riferimento all’Ipotesi di CCNL 2019-21*   sottoscritta il 14 luglio 2023

 * È tuttora in corso la procedura di certificazione del CCNL, al termine della quale il testo verrà sottoscritto nella sua versione definitiva, acquisendo piena operatività dal giorno successivo

 

testo :     CCNL-ipotesi-2019-21-integrato-2023

 

La Segreteria Cisl Scuola Pisa

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Variazione dominio della mail istituzionale @posta.istruzione.it

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito sta avvisando tutti i possessori della casella di posta istituzionale @posta.istruzione.it che è in corso di predisposizione un nuovo servizio di posta elettronica.
Le nuove caselle saranno create gradualmente a partire da questo mese e tutti gli intestatari saranno informati con una e-mail dedicata.
La nuova casella di posta elettronica cambierà solo il dominio, che da @posta.istruzione.it  diventerà @scuola.istruzione.it), avrà una capacità di 50 GB (dall’attuale 1GB) e sarà inoltre dotata di un antivirus e di un servizio antispam costantemente aggiornato.
SI INVITANO  tutti gli utenti ad  accedere alla vecchia casella di posta elettronica (@posta.istruzione.it)   al fine di poter ricevere le informazioni dettagliate relative al passaggio al nuovo sistema.
L’ accesso all’area riservata del portale Ministeriale resterà , invece , lo stesso e il nuovo indirizzo di posta elettronica sarà aggiornato automaticamente all’interno del sistema informativo del MIM..
in allegato la mail del ministero  Variazione e-mail istituzionale
La segreteria CISL SCUOLA PISA

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Dal CSPI due pareri su 1) contingente docenti scuola secondaria per svolgimento compiti tutoriali; 2) modalità funzionamento Osservatorio nazionale per l’istruzione tecnica e professionale

Nell’adunanza plenaria svoltasi il 25 ottobre 2023, in modalità telematica, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) ha espresso all’unanimità due pareri favorevoli (con l’auspicio che l’Amministrazione prenda in considerazione le osservazioni espresse) sullo

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Il CSPI sul primo schema di decreto in esame

  • ricorda che il provvedimento definisce a) i criteri e le modalità di determinazione annuale del contingente del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado da utilizzare per lo svolgimento dei compiti di tutor coordinatore previsto nel percorso universitario e accademico di formazione iniziale e abilitazione all’insegnamento per le scuole secondarie; b) i criteri di selezione dei docenti che aspirano alle funzioni di tutor coordinatore presso i “Centri multidisciplinari” individuati dalle “istituzioni della formazione superiore” e di tutor dei tirocinanti nelle istituzioni scolastiche; c) il contingente per l’a.s. 2023/24 di esoneri complessivi da utilizzare per lo svolgimento di detti compiti;
  • valuta positivamente la definizione dei criteri di selezione dei docenti che aspirano alle funzioni in questione e l’impianto degli esoneri, auspicando al contempo una maggiore attenzione e un investimento mirato per i docenti tutor dei tirocinanti per i quali al momento non è prevista alcuna valorizzazione;
  • evidenzia – in riferimento agli esoneri per l’a.s. 2023/24, da attivare a partire dal mese di gennaio 2024 – perplessità in merito alle tempistiche relative all’emanazione e all’attuazione di quanto previsto dal decreto considerate le evidenti ripercussioni sulla continuità didattica e l’organizzazione del servizio;
  • esprime alcune specifiche richieste di integrazione e modifica dell’articolato.

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Il CSPI sul secondo schema di decreto in esame

  • sottolinea che si tratta di uno dei primi provvedimenti, inserito nel quadro complessivo della riforma degli istituti tecnici e professionali delineata dagli articoli 26, 27 e 28 della legge 175 del 2022, relativo a un settore fondamentale della scuola secondaria di secondo grado, la cui lettura organica potrà avvenire solo a seguito della predisposizione degli altri decreti previsti, in particolare quelli concernenti gli aspetti ordinamentali, organizzativi e le Linee Guida per la definizione dei curricoli;
  • ricorda che le finalità dell’Osservatorio sono quelle di rafforzare il raccordo permanente con le filiere produttive e professionali di riferimento degli istituti tecnici e professionali, di ridurre il divario tra domanda e offerta di competenze e di supportare il sistema nazionale della formazione nella progettazione dell’offerta formativa territoriale e nell’acquisizione e nel consolidamento nei curricoli degli istituti tecnici e nei percorsi professionali delle conoscenze tecnologiche previste;
  • evidenzia, pur consapevole del dettato legislativo, come sarebbe più funzionale allo svolgimento delle attività previste da parte dell’Osservatorio la previsione di una durata almeno triennale degli incarichi dei componenti dell’organismo in considerazione dei complessi obiettivi e compiti stabiliti dalla norma nonché delle azioni di raccordo da intessere con enti, istituzioni specializzate, osservatori locali;
  • auspica che nel provvedimento sia prevista esplicitamente la dotazione di un regolamento per favorire il buon funzionamento dell’Osservatorio;
  • esprime alcune specifiche richieste di integrazione e modifica dell’articolato.
  • CSPI_p_ContDocCompTutor_25ott_23
  • CSPI_OsserNazIstrTecnProf_25ott_23

Fondo Espero di previdenza integrativa, possono aderire anche i dipendenti con contratto FISM

La scorsa settimana, presso l’Autorità di Vigilanza, si è concluso l’iter per l’approvazione delle modifiche allo Statuto del fondo Espero per consentire l’iscrizione anche ai lavoratori con contratto FISM.
A tale proposito sono stati predisposti dal Fondo Espero alcuni materiali, accessibili utilizzando i seguenti link:

Alcune informazioni sono rese anche attraverso brevi filmati:

Ricordiamo che sul sito di Espero è riportata la procedura di iscrizione che devono seguire i dipendenti privati, compresi i dipendenti FISM

Dall’Assemblea Organizzativa CISL Scuola una forte spinta al rinnovamento del sindacato per dare centralità alla scuola e al suo personale

Una grande iniziativa della CISL a Caivano nei primi mesi del prossimo anno: lo ha annunciato il segretario generale della confederazione di via Po, Luigi Sbarra, nel suo intervento all’Assemblea Organizzativa della CISL Scuola, i cui lavori si sono svolti mercoledì 18 ottobre all’Auditorium Antonianum di Roma. Lo spunto è venuto, per il leader della CISL, dalla presenza in Assemblea di dirigenti e docenti delle quattro scuole del comune di Caivano, inserito nella città metropolitana di Napoli, teatro di episodi di violenza che hanno evidenziato un livello preoccupante di degrado socio economico, alla base di una vera e propria emergenza educativa su cui i partecipanti all’Assemblea hanno avuto potuto ascoltare dirette testimonianze. Nella sua relazione introduttiva, peraltro, la segretaria generale della CISL Scuola, Ivana Barbacci, aveva ribadito come il contrasto alla dispersione scolastica continui a porsi come una delle priorità dell’azione sindacale e lo debba essere anche nelle scelte di investimento a livello politico. La relazione, naturalmente incentrata sui temi più attuali di politica sindacale, non ha tralasciato di fare riferimento alle grandi questioni che investono il mondo contemporaneo, come la guerra e la crisi ambientale, oggetto dell’esortazione apostolica “Laudate Deum“, di cui a tutti i partecipanti è stata consegnata una copia.
In apertura dei lavoridopo un momento di raccoglimento per le vittime della guerra, è stato proiettato un estratto del film “La lettera: un messaggio per la nostra Terra“, diretto dal regista inglese Nicolas Brown e ispirato alla “Laudato si’” di papa Francesco.
“Il nostro Paese
 – ha detto Sbarra nel suo intervento, che diversamente da quanto originariamente previsto si è svolto a fine mattinata – ha uno straordinario bisogno di investire sulle sue agenzie educative a cominciare da scuola, ricerca, università, istituti di formazione, tutte le filiere della conoscenza, per contrastare marginalità economiche, sociali e povertà cognitiva”. “Non stiamo parlando solo delle strutture e delle dotazioni tecnologiche che pure sono indispensabili e di cui c’è un’enorme carenza, specie nelle aree più povere del Paese, dove più sarebbero necessarie – ha proseguito il leader della CISL – stiamo parlando prima di tutto delle persone: insegnanti, professori, figure tecnico-amministrative che si misurano ogni giorno con l’integrazione e la formazione di milioni di ragazzi. Lavorando anche in tante zone a rischio o disagiate. Donne e uomini che si rimboccano le maniche ogni giorno. Che spesso fanno i conti con lunghi di anni di precariato, con plessi malridotti, con classi sovraffollate, con le carenze di organico e soprattutto, con la frustrazione di chi si trova a combattere a mani nude contro la marginalità, la disgregazione sociale, il disagio giovanile, la dispersione scolastica, la disparità dei più elementari diritti di cittadinanza”.
Il tema di una diversa economia, fondata sulla circolarità, il riuso e il riciclo e su una scelta decisa per le energie rinnovabili è stato al centro dell’intervento di Leonardo Becchetti, promotore insieme ad altri esponenti del mondo accademico del manifesto per un’economia civile, di un’economia che non si limiti a essere “la scienza triste della descrizione dei vincoli di bilancio, ma la definizione di sfide, investimenti, progetti che puntino a rendere felici e ricche di senso le nostre vite”. Becchetti ha voluto fra l’altro ricordare di essere uno dei firmatari, insieme ad altre decine di esponenti del mondo accademico, della proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione dei lavoratori alle imprese, promossa dalla CISL e su cui è in corso la raccolta delle firme.
Il dibattito dell’Assemblea si è incentrato in gran parte, com’era nelle attese data la natura dell’evento, sulle problematiche di natura organizzativa, cui il segretario nazionale Roberto Calienno ha dedicato un’ampia relazione corredata da una corposa e dettagliata documentazione sui principali indicatori dello “stato di salute” dell’organizzazione. A partire da una puntuale verifica sui dati associativi, che attestano una significativa crescita di adesioni, quella condotta da Calienno è stata un’accurata “ispezione” di tutti i settori di attività, dalla consulenza alla formazione quadri, all’utilizzo di tecnologie che favoriscono una costante messa in rete delle attività, con un focus specifico sulla comunicazione social, su cui è in fase di avvio un progetto di innovazione e rilancio. I lavori dell’Assemblea si sono conclusi con l’approvazione di un documento finale che fissa per gli impegni futuri dell’organizzazione precise indicazioni e priorità.

relazione-barbacci-ass-org-18102023_01[1]

asse-org-18102023-doc-finale[1]