Categoria: ATA
AVVISO DI MODIFICA TEMPORANEA RICEVIMENTO AL PUBBLICO PRESSO UFFICI di CONSULENZA
AGLI ISCRITTI e A CHI INTENDE ISCRIVERSI
AVVISO Modifica temporanea ricevimento del pubblico
Si comunica che, in applicazione delle misure previste dal decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, dalla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri n. 1/2020, e dal D.P.C.M. 4 marzo 2020, limitatamente al periodo dal 9 marzo 2020 al 3 aprile 2020, l’attività di ricevimento del pubblico da parte della Segreteria CISL SCUOLA di Pisa – verrà svolta nelle modalità di seguito indicate:
Contatto via mail mail
Contatto Telefonico
centralino della sede di Pisa 050 – 518111
diretto 050-518219
Giuseppina 3489367351 ( dalle 16 alle 18 )
Ricevimento in presenza
La Segreteria svolgerà il ricevimento in presenza solo previo appuntamento da richiedere telefonicamente o per mail sopracitate e/o tramite il link evidenziato sul sito CISL SCUOLA PISA .
Ringraziamo per la collaborazione
La Segreteria CISL SCUOLA PISA
Il Segretario Generale CISL SCUOLA PISA
Incontro al Ministero su emergenza coronavirus, subito indicazioni chiare e condivise a tutte le scuole
“Servono, con la massima urgenza, linee guida che orientino le scuole, anche con note esplicative, nell’applicare le disposizioni contenute nei decreti e nelle ordinanze sull’emergenza coronavirus, trattando correttamente tutte le implicazioni che le stesse comportano, a partire da quelle riguardanti la gestione del personale. Obblighi di presenza, gestione delle assenze e del rientro dalle stesse, ma anche lavoro agile, didattica a distanza, gestione dei momenti aggregativi, coinvolgimento degli organi collegiali, adempimenti amministrativi in scadenza: per ognuno di questi temi non sono pochi i nodi da sciogliere e non è pensabile che ogni scuola sia lasciata sola a improvvisare soluzioni per questioni anche piuttosto complesse”. Così Maddalena Gissi, segretaria generale CISL Scuola, parlando della riunione appena conclusa al Ministero dell’istruzione.
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Documenti allegati
L’annullamento dello sciopero è una scelta di grande responsabilità. Dichiarazione di Maddalena Gissi
Come ha scritto Annamaria Furlan nella sua lettera agli iscritti della CISL, quello che stiamo vivendo in questi giorni “è il momento dell’unità di intenti, della responsabilità e della coesione sociale, come è avvenuto in altri momenti difficili della storia del nostro Paese”. In una situazione come questa, nella quale oltre tutto molte regioni hanno deliberato la chiusura delle scuole e altre potrebbero farlo, senza poter prevedere con certezza la durata dei provvedimenti, avrebbe avuto davvero poco senso mantenere attiva la proclamazione di uno sciopero, che è stata dunque annullata con decisione non solo opportuna, ma soprattutto segno di grande serietà e di responsabilità. Una scelta, quella di annullare lo sciopero, che non fa certo venir meno le ragioni della mobilitazione, ragioni che permangono e rispetto alle quali resta tutto l’impegno perché siano modificate, come dice la nota unitaria diffusa stamattina, “decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione”.
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Non si effettuerà lo sciopero del 6 marzo.
Non si effettuerà lo sciopero della Scuola indetto per il 6 marzo. La decisione è stata assunta dai Segretari generali di FLC CGIL, Francesco Sinopoli, CISL FSUR, Maddalena Gissi, UIL Scuola RUA, Pino Turi, SNALS Confsal, Elvira Serafini, FEDERAZIONE Gilda-Unams, Rino Di Meglio, in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, che ha causato fra l’altro la chiusura delle scuole in vaste aree del Paese impedendo lo svolgimento delle assemblee sindacali programmate. La decisione, assunta per senso di responsabilità dai sindacati, risponde anche all’appello diffuso nelle ultime ore dalla Commissione di garanzia di non effettuare le agitazioni già indette in diversi settori lavorativi.
“In questa fase così delicata – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non possiamo non tenere conto dell’emergenza in atto. Da qui la decisione di non effettuare le azioni di sciopero, pur rimanendo confermate tutte le ragioni della loro proclamazione. Ci aspettiamo dalla ministra Azzolina analogo senso di responsabilità con la riapertura di un confronto nel merito di decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione”.
“La convocazione dei sindacati al Ministero per la giornata di domani – aggiungono Sinopoli, Gissi, Turi, Serafini e Di Meglio – sarà l’occasione per esaminare congiuntamente i molti aspetti di una situazione delicata e complessa, in particolare per i temi legati alla gestione del personale che hanno natura prettamente sindacale”.
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la comunicazione ufficiale del 27/02/2020
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Documenti allegati
AVVISO CHIUSURA CONSULENZA UFFICIO PISA 27/02/2020
Causa concomitanti impegni degli operatori, la consulenza presso
la sede di Pisa è sospesa nella giornata di Giovedì 27/02/2020
Ci scusiamo per il disagio
La Segreteria Cisl Scuola Pisa
Pensionamento con “opzione donna”, funzioni aperte fino al 29 febbraio 2020
Il Ministero dell’istruzione ha dato comunicazione dell’avvenuta apertura delle funzioni POLIS relativamente alla presentazione delle istanze di collocamento in pensione avvalendosi della cosiddetta “opzione donna”. Ricordiamo che la legge di bilancio per il 2020 ha previsto il termine 31 dicembre 2019 quale data di maturazione del requisito pensionistico, fissando al 29 febbraio 2020 la data ultima di presentazione delle domande di cessazione dal servizio con effetti dall’inizio dell’anno scolastico 2020/21.
Per avvalersi di “opzione donna” occorre disporre di un’anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni con età pari o superiore a 58 anni, requisiti che devono essere entrambi posseduti alla scadenza del 31 dicembre 2019. Le funzioni Polis resteranno attive fino alle ore 23.59 del 29 febbraio 2020.
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Documenti allegati
AVVISO CHIUSURA UFFICI CONSULENZA 18/02/2020 a Pontedera e 20/02/2020 a Pisa
Causa concomitanti impegni degli operatori, la consulenza presso
la sede di Pontedera è sospesa nella giornata di Martedì 18/02/2020
la sede di Pisa è sospesa nella giornata di Giovedi 20/02/2020
Ci scusiamo per il disagio
La Segreteria Cisl Scuola Pisa
Fare comunità, valorizzare i nostri talenti. Il messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica
Come nostra consuetudine, pubblichiamo il testo del messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica.
Questa sera, care concittadine e cari concittadini, entriamo negli anni venti del nuovo secolo. Si avvia a conclusione un decennio impegnativo, contrassegnato da una lunga crisi economica e da mutamenti tanto veloci quanto impetuosi.
In questo tempo sono cambiate molte cose attorno a noi, nella nostra vita e nella società.
Desidero, anzitutto, esprimere a tutti voi l’augurio più cordiale per l’anno che sta per iniziare. Si tratta, anche, di un’occasione per pensare – insieme – al domani.
Per ampliare l’orizzonte delle nostre riflessioni; senza, naturalmente, trascurare il presente e i suoi problemi, ma anche rendendosi conto che il futuro, in realtà, è già cominciato.
Mi è stata donata poco tempo fa una foto dell’Italia vista dallo spazio. Ve ne sono tante sul web, ma questa mi ha fatto riflettere perché proviene da una astronauta, adesso al vertice di un Paese amico. Vorrei condividere con voi questa immagine. Con un invito: proviamo a guardare l’Italia dal di fuori, allargando lo sguardo oltre il consueto. In fondo, un po’ come ci vedono dall’estero. Come vedono il nostro bel Paese, proteso nel Mediterraneo e posto, per geografia e per storia, come uno dei punti di incontro dell’Europa con civiltà e culture di altri continenti. Questa condizione ha contribuito a costruire la nostra identità, sinonimo di sapienza, genio, armonia, umanità.
E’ significativo che, nell’anno che si chiude, abbiamo celebrato Leonardo da Vinci e, nell’anno che si apre, celebreremo Raffaello. E subito dopo renderemo omaggio a Dante Alighieri. Incontro sovente Capi di Stato, qui in Italia o all’estero. Registro ovunque una grande apertura verso di noi, un forte desiderio di collaborazione. Simpatia nei confronti del nostro popolo. Non soltanto per il richiamo della sua arte e dei paesaggi, per la sua creatività e per il suo stile di vita; ma anche per la sua politica di pace, per la ricerca e la capacità italiana di dialogo nel rispetto reciproco, per le missioni delle sue Forze Armate in favore della stabilità internazionale e contro il terrorismo, per l’alto valore delle nostre imprese e per il lavoro dei nostri concittadini.
Vi è una diffusa domanda di Italia. Abbiamo problemi da non sottovalutare. Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L’esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale.
L’Italia riscuote fiducia. Quella stessa fiducia con cui si guarda, da fuori, verso il nostro Paese deve indurci ad averne di più in noi stessi, per dar corpo alla speranza di un futuro migliore. Conosco le difficoltà e le ferite presenti nelle nostre comunità. Le attese di tanti italiani. Dobbiamo aver fiducia e impegnarci attivamente nel comune interesse. Disponiamo di grandi risorse. Di umanità, di ingegno, di capacità di impresa. Tutto questo produce esperienze importanti, buone pratiche di grande rilievo. Ne ho avuto conoscenza diretta visitando i nostri territori.
Vi è un’Italia, spesso silenziosa, che non ha mai smesso di darsi da fare. Dobbiamo creare le condizioni che consentano a tutte le risorse di cui disponiamo di emergere e di esprimersi senza ostacoli e difficoltà. Con spirito e atteggiamento di reciproca solidarietà. Insieme. In particolar modo è necessario ridurre il divario che sta ulteriormente crescendo tra Nord e Sud d’Italia. A subirne le conseguenze non sono soltanto le comunità meridionali ma l’intero Paese, frenato nelle sue potenzialità di sviluppo.
Naturalmente, per promuovere fiducia, è decisivo il buon funzionamento delle pubbliche istituzioni che devono alimentarla, favorendo coesione sociale. Questo è possibile assicurando decisioni adeguate, efficaci e tempestive sui temi della vita concreta dei cittadini. La democrazia si rafforza se le istituzioni tengono viva una ragionevole speranza.
E’ importante anche sviluppare, sempre di più, una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie, alle associazioni raccolte intorno a interessi e a valori. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società– quando si esprime – si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano.
La fiducia va trasmessa ai giovani, ai quali viene sovente chiesta responsabilità, ma a cui dobbiamo al contempo affidare responsabilità. Le nuove generazioni avvertono meglio degli adulti che soltanto con una capacità di osservazione più ampia si possono comprendere e affrontare la dimensione globale e la realtà di un mondo sempre più interdipendente. Hanno – ad esempio – chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell’interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un’opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l’industria.
Torniamo con il pensiero alle popolazioni delle città minacciate, come Venezia, dei territori colpiti dai sismi o dalle alluvioni, delle aree inquinate, per sottolineare come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamentale per il nostro Paese. I giovani l’hanno capito. E fanno sentire la loro voce proiettati, come sono, verso il futuro e senza nostalgia del passato.
Ogni società ha sempre bisogno dei giovani. Se possibile ancor di più oggi che la durata della vita è cresciuta e gli equilibri demografici si sono spostati verso l’età più avanzata. Questa nuova condizione impone di predisporre nei confronti degli anziani – parte preziosa della società – maggiori cure e attenzioni. Occorre, al tempo stesso, investire molto sui giovani. Diamo loro fiducia, anche per evitare l’esodo verso l’estero. Diamo loro occasioni di lavoro correttamente retribuito. Favoriamo il formarsi di nuove famiglie.
Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio. Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori – il dialogo, il dono di sé, l’aiuto reciproco – si diffondano nell’intera società rafforzandone il senso civico. E’ una virtù da coltivare insieme, quella del civismo, del rispetto delle esigenze degli altri, del rispetto della cosa pubblica. Argina aggressività, prepotenze, meschinità, lacerazioni delle regole della convivenza.
Un’associazione di disabili mi ha donato per Natale una sedia. Molto semplice ma che conserverò con cura perché reca questa scritta: “Quando perdiamo il diritto di essere differenti, perdiamo il privilegio di essere liberi”. Esprime appieno il vero senso della convivenza. Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell’esplosione di una cascina, provocata per truffare l’assicurazione. Nel ricordare – per loro e per tutte le vittime del dovere – che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell’evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l’una nobile, l’altra che non voglio neppure definire.
Ma l’Italia vera è una sola: è quella dell’altruismo e del dovere. L’altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente. Quella autentica è l’Italia del Sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell’incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita.
Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta il mondo dei social, occasione per ampliare le conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma invece in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false. Il mosaico che compone la società italiana ha tante tessere preziose. Penso – tra le altre – al mondo delle nostre università, ai centri di ricerca, alle prestigiose istituzioni della cultura.
Ho conosciuto e apprezzato in tante occasioni l’attività che si svolge in questa costellazione di luoghi del pensiero, dell’innovazione, della scienza. Si tratta di un patrimonio inestimabile di idee e di energie per costruire il futuro. E’ essenziale che sia disponibile per tutti. Che sia conosciuto, raccontato, condiviso. Che siano rimossi gli ostacoli e reso più agevole il rapporto tra istituzioni culturali e società e l’accesso al sapere. In questo senso un ruolo fondamentale è assegnato ai media e in particolare al nostro servizio pubblico. Abbiamo bisogno di preparazione e di competenze. Ogni tanto si vede affiorare, invece, la tendenza a prender posizione ancor prima di informarsi.
La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all’Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea. Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.
Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all’intera comunità civile.
Nel rinnovare gli auguri a quanti sono in ascolto in Italia e all’estero, a tutti i nostri concittadini, a quanti il nostro Paese ospita, vorrei rivolgere un saluto particolare a coloro che, in queste giornate festive, assicurano – come sempre – il funzionamento dei servizi necessari alla nostra vita comune.
Rivolgo gli auguri alle donne e agli uomini delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, a tutti coloro che, con vari ruoli e compiti, operano a beneficio della Repubblica e di tutti noi cittadini.
Per tutti, saluto Luca Parmitano – il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale – impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l’Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella – come mi ha detto quando ci siamo collegati – avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto. E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere.
E’ questo l’augurio che rivolgo a tutti voi!
Buon 2020!
Palazzo del Quirinale, 31 dicembre 2019
LEGGE DI BILANCIO: tutti gli interventi riguardanti la scuola
Pubblichiamo in allegato estratto delle disposizioni contenute nella Legge di Bilancio e riguardanti la Scuola, secondo il testo presentato al Senato e comprensivo degli emendamenti passati poi immutati con il voto di fiducia alla Camera dello scorso 24 dicembre.
Nel rimandare alla lettura del testo allegato, come Cisl Scuola Verona evidenziamo che nonostante alcuni minimi miglioramenti, rimangono ancora gravi le lacune in termini di risorse destinate ai rinnovi dei Contratti pubblici e degli investimenti destinati a Istruzione e Formazione, che hanno una consistenza infinitamente esigua rispetto alla complessiva portata della Manovra economica.
Ancora una volta per il Governo la Scuola rimane una priorità solo a parole; come CISL SCUOLA unitamente alle altra sigle sindacali di comparto a partire dal confronto al tavolo nazionale di gennaio, incalzeremo il Miur e il nuovo Ministro affinché si passi dalle parole ai fatti, investendo concretamente nella Scuola per il vero rilancio economico e produttivo del Paese.
allegati:Legge-di-Bilancio-2020_estratto-misure-sulla-Scuola