1) Organico e Mobilità (indicati come più urgenti)
2) Chiamata per Competenza (criticità e potenziamento dello strumento)
3) Contratto (indicato come il più importante), rispetto al quale ritiene si possa esprimere congiuntamente la soddisfazione per la disponibilità concreta delle risorse (1 miliardo e 900 milioni) anche se si tratta di risorse che riguardano complessivamente tutti i comparti pubblici. Il Comparto della Conoscenza dovrà avere comunque un ruolo di forte protagonismo rappresentando circa 1/3 dei lavoratori pubblici interessati al rinnovo.
La discussione sulla Legge di Bilancio ha prodotto, a suo avviso, risultati positivi, avendo ottenuto il finanziamento per le deleghe della legge 107 (8 più testo Unico) nella misura di 300 milioni di euro. Restano alcune preoccupazioni sui tempi di approvazione.
Altro esito positivo è lo stanziamento dei fondi a copertura dell’operazione consolidamento in diritto dei posti in organico di fatto. La norma è uscita un po’ diversamente rispetto agli obiettivi indicati dal MIUR, costretto a una dialettica impegnativa col MEF, comunque l’ipotesi di conversione dell’Organico di Fatto in Diritto risulta accolta, anche se non ancora quantificata.
Un’ampia parentesi è stata dedicata alla situazione determinatasi a seguito degli eventi sismici in centro Italia, situazione che dopo il 26 ottobre si è molto complicata investendo un quadro molto più esteso. In particolare sono da ripetere i test di agibilità già effettuati su tutti gli edifici scolastici. Si stima che possa essere circa 13.000 gli alunni le cui sedi scolastiche risultano lesionate.
Successivamente all’intervento della ministra, assentatasi per partecipare a un incontro sull’emergenza sisma, il coordinamento della riunione è stato assunto dalla dott. Rosa De Pasquale, Capo Dipartimento Istruzione, che ha affrontato anzitutto il tema della mobilità. Il MIUR ha ribadito l’intenzione di anticipare tutta la tempistica, a partire dalla calendarizzazione degli incontri di contrattazione, ma anche da un anticipo delle scadenze per le iscrizioni degli alunni.
Sulla chiamata per competenze si è limitata a richiedere un primo giro preliminare di osservazioni.
Sul contratto si è detta disponibile ad avviare una discussione sui nodi cruciali, in particolare dal punto di vista giuridico, partendo dal documento unitario delle Organizzazioni Sindacali.
Nel suo intervento Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola, ha anzitutto richiamato l’evidente complessità della situazione determinatasi in avvio di questo anno scolastico, che ha offerto purtroppo lo spunto a campagne di stampa che facendo leva su disagi e disfunzioni varie hanno finito per diffondere un’immagine non certamente positiva della nostra scuola.
Perché il confronto dia frutti, ha proseguito, è importante che vi sia un esplicito impegno politico che metta i tavoli tecnici in condizione di operare con pieno mandato; solo così si potrà mettere mano concretamente ed efficacemente alla soluzione dei problemi. Indispensabile allora capire quali siano le posizioni e le proposte del MIUR, per verificare se vi siano spazi di soluzione per questioni sulle quali nel frattempo sono state avviate da parte sindacale procedure di contenzioso.
Sulla mobilità occorre essere consapevoli che la soluzione va cercata a monte, cioè partendo dal problema degli organici, della loro consistenza, della loro effettiva rispondenza al reale fabbisogno delle scuole. Abbiamo fra l’altro bisogno, ha affermato la segretaria generale Cisl Scuola, di posti per la primaria e per il sostegno, di una nuova gestione degli spezzoni, di ampliare il part-time. Serve conoscere i dati sui pensionamenti e sulla consistenza delle GaE. Premesso questo, si deve tendere a una velocizzazione delle procedure, in questo senso la Cisl Scuola condivide la proposta di anticipare tutte le scadenze che incidono sulla definizione degli organici, presupposto indispensabile per la gestione delle operazioni di mobilità.
Per quanto riguarda la legge di bilancio, poichè vi sono contenute voci generiche che lasciano ampi spazi per una declinazione in sede parlamentare, è indispensabile conoscere gli orientamenti del MIUR e le priorità che intenderà darsi. Per la Cisl Scuola deve rientrare fra le priorità il potenziamento dell’organico della scuola dell’Infanzia, senza attendere l’entrata in vigore della delega, cosa che comporterebbe un allungamento dei tempi di almeno due anni.
Sul Personale ATA, altro punto prioritario, due sono stati gli elementi indicati come meritevoli di particolare attenzione, le assunzioni e il concorso per DSGA, tenendo conto che su questo profilo sono attualmente utilizzati molti Assistenti Amministrativi per i quali va garantito un percorso riservato.
Sulle deleghe è senz’altro positivo l’annuncio di un prossimo incontro già convocato per il 9 novembre. La Cisl Scuola ha richiamato l’esigenza di trovare, nella delega sul reclutamento, soluzioni anche per i precari e per il contenzioso che riguarda le GAE. Si è lamentata invece la mancata emanazione della nota con ulteriori chiarimenti sull’utilizzo dell’Organico di Potenziamento che era stata data per imminente.
Quanto alla chiamata per competenza, la segretaria generale Cisl Scuola non ha usato mezze parole definendola un fallimento. Si tratta infatti di una procedura di nessuna utilità ed efficacia, sicuramente da rivedere per la sua farraginosità, fonte di appesantimenti burocratici e gestionali, nonché di tensioni.
Sul contratto, è stato giudicato apprezzabile l’atteggiamento di apertura rispetto ad una elaborazione condivisa dell’atto di indirizzo che il MIUR dovrà predisporre. Restano irrinunciabili per la Cisl Scuola il pieno ripristino delle prerogative contrattuali fatte oggetto di invasioni di campo di natura legislativa, un rifinanziamento delle risorse del MOF, in ragione dell’aumento dell’organico, una regolamentazione per contratto di tutto ciò che attiene alla formazione e alla valorizzazione professionale del personale.
Accennando infine all’emergenza terremoto, Maddalena Gissi ha invitato a fare tesoro delle esperienze fatte in occasione di precedenti eventi sismici. Serve un efficace coordinamento a livello centrale, evitando disomogeneità di comportamenti che spesso hanno riflessi sulle condizioni di lavoro del personale, impossibilitato per ragioni oggettive a prestare il proprio servizio.
Denunciata come inaccettabile la situazione relativa alle certificazioni delle agibilità che alcuni amministratori locali, ad esempio a Roma, vorrebbero scaricare sui Dirigenti Scolastici.
Attraverso una serie di interventi l’Amministrazione ha ribadito la disponibilità ad approfondire tutte le questioni sul tappeto, molte delle quali sono in attesa di una definizione in dettaglio. Sugli organici, per esempio, si tratterà di tradurre le risorse economiche stanziate in legge di bilancio in una dotazione di posti più precisamente quantificata. Anche la partita delle assunzioni ATA, a detta dell’Amministrazione, resta del tutto aperta potendo rientrare nell’ambito della più generale autorizzazione alle assunzioni nella P.A. Sulla mobilità l’Amministrazione ha voluto precisare che la fase straordinaria (articolazione della mobilità per fasi) ha riguardato unicamente il 2016/17 e di ritenere che dall’anno seguente si debba dare piena attuazione a quanto prevede la legge 107 in materia di titolarità. Ovviamente si tratta di una posizione dell’Amministrazione, la partita si giocherà al tavolo contrattuale.
Nella giornata di domani (3 novembre) verrà inviata una proposta di calendario per i prossimi incontri, a partire dalla prossima settimana. Entrerà dunque nel vivo un confronto che oggi si è necessariamente limitato ad una esposizione generale dei temi in discussione.